Il porto di Genova, la crisi, i traffici, l’economia della città e tanto altro ancora. Piero Lazzeri, presidente di Fedespedi, l’associazione nazionale di categoria, punta tutto

o quasi sulla realizzazione a tempi brevi del Terzo valico e della Gronda, come d’altronde sottolinea da mesi l’assessore regionale Raffaella Paita.
Da grande uomo di porto, shipping e traffici, Lazzeri sottolinea in primis i dati teu del porto di Genova: “Guardando i numeri relativi allo scorso anno ed al primo trimestre del 2013 si può notare come i traffici in uscita abbiamo tenuto molto bene e questo significa che i nostri prodotti sono sempre molto apprezzati all’estero. Diverso invece è il discorso relativo alle merci in entrata per le quali, a livello italiano, si è registrato ormai da diversi mesi un notevole calo”.
Poi Lazzeri vira a ruota libera sulle grandi opere, da troppi, in Liguria come nel vicino Piemonte, osteggiate. “Solo quando alcuni la smetteranno di giocare con opere fondamentali come il Terzo Valico e la Gronda allora questa città potrà pensare seriamente alla propria crescita. Sinceramente credo che solo chi non ha a cuore il futuro dei propri figli e nipoti può essere contrario alla realizzazione di infrastrutture che sono oggettivamente determinanti per l’intero territorio e senza le quali questa città è economicamente destinata scomparire”.
La piattaforma da costruire a Vado Ligure, nel savonese, è l’ultima tema toccato a 360° da Lazzeri. “Per la nostra regione si tratta di una sfida assai impegnativa che forse si sarebbe potuta evitare se solo si fosse immaginato che i traffici sarebbero potuti calare fino a questo punto. Piuttosto, mi domando, quale sarà l’area di influenza geografica di Vado visto che le merci dirette verso la pianura Padana e oltre vengono a Genova o Spezia, al massimo qualcosa a Livorno. Sicuramente in questa situazione avrà la meglio chi riuscirà ad offrire i collegamenti più efficienti”.