E’ la volta del vice ministro del dicastero dell’Economia, Stefano Fassina, intervenire sulla questione della vendita di Ansaldo ai coreani del gruppo Doosan
ormai dati per vicinissimi alla firma finale che potrebbe arrivare dopo domani. Per il numero 2 dei conti italiani “Ansaldo Breda, Ansaldo Energia e Ansaldo Sts devono restare e resteranno sotto il controllo italiano, attraverso la Cassa Depositi e prestiti”. Potrebbe essere questa la soluzione per le tre società di Finmeccanica, che il gruppo intende far uscire dal proprio perimetro per focalizzarsi su Difesa, sicurezza e aerospazio (piano altamente contestato dai sindacati, dai lavoratori, dal sindaco di Genova Marco Doria e dal Governatore della Regione Liguria Claudio Burlando). «Vogliamo una soluzione che, attraverso Cdp, consenta alle tre Ansaldo unite, di poter rimanere in modo molto trasparente e fermo sotto il controllo italiano, con la ricerca di partner industriali disponibili». Un’ipotesi, quella di accorpare le tre Ansaldo, indicata qualche settimana fa anche dal ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, che aveva espresso l’intenzione del Governo di lavorare sulla possibilità di mettere insieme Ansaldo Energia, Ansaldo Breda e Ansaldo Sts, «cercando anche partner e società, ma senza smobilitare pezzi della nostra industria».