Oggi potrebbe essere la giornata decisiva, quella attesa trepidamente da tutti i lavoratori dell’azienda con sede nel ponente genovese e nei vari siti
sparsi per tutta la penisola. I posti di lavoro a rischio sono 4500, una cifra enorme, un danno incalcolabile per numerose famiglie. Da un lato ci sono i sindacati, compatti come non mai, che chiedono garanzie sul rispetto di quel documento, che invece l’Ilva ritiene subordinato al piano industriale che il commissario straordinario, Enrico Bondi, presenterà nelle prossime settimane. Dall’altro bisogna scontrarsi con le parole del sindaco di Genova, Marco Doria, che chiede all’Ilva di rispettare i patti presi e non tradire i cittadini. E’ intanto, in questo regno di totale incertezza, iniziato l’incontro sul futuro dello stabilimento Ilva di Cornigliano con i firmatari dell’Accordo di Programma siglato nel 2005. I sindacati chiedono garanzie sul rispetto di quel documento, che invece l’Ilva ritiene subordinato al piano industriale che il commissario straordinario, Enrico Bondi, presenterà nelle prossime settimane.
Oltre al Prefetto, Giovanni Balsamo, sono presenti al tavolo di negoziazione i dirigenti genovesi dell’Ilva, i sindacati, la Società per Cornigliano, Regione, Provincia e Comune di Genova e l’Autorità Portuale. L’incontro è stato convocato dal Prefetto su richiesta delle organizzazioni sindacali dopo la rottura, nei giorni scorsi, della trattativa sul rinnovo dei contratti di solidarietà. Ad attendere l’esito dell’incontro, ci sono, fuori dal palazzo prefettizio, una delegazioni di alcune decine di lavoratori dello stabilimento genovese.