Nonostante l’opposizione di sindacati e lavoratori, si fa sempre più calda la pista che porta alla cessione di Ansaldo Sts verso i lidi coreani della Doosan
la grande multinazionale asiatica. Per Ansaldo Energia, ma anche per Ansaldo Sts (e Breda, dopo un opportuno risanamento dei conti) il destino passa dall’alleanza con gruppi stranieri interessati a sviluppare il business, non a inghiottire un concorrente e ad acquisirlo. Ieri sera su Primocanale è andato in onda un serrato dibattito sul destino dell’azienda genovese, inoltre l’ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa, era a Genova, ma non è voluto entrare in merito.
Ma in mezzo al mare asiatico sbuca con una certa insistenza l’opzione tedesca, con Siemens azionista di riferimento di Ansaldo Energia; nel canale ligure si è parlato a lungo di questa ipotesi, accantonata dai presenti a differenza dei coreani di Doosan, colosso asiatico che attraverso l’azienda genovese potrà rafforzarsi nel business. I spin doctor arrivati nelle scorse settimane da Seul hanno l’intenzione di recitare un ruolo attivo e non secondario nella gestione dell’azienda e hanno constato che la società genovese è sana, che in questi ultimi dieci anni ha saputo affrontare con competenza, come dimostrano i risultati raggiunti, tutti i traguardi prefissi.