E’ crisi nera, lo confermano gli ultimi numeri in arrivo. E questa volta a piangere sono gli uomini, sfatando il tabù che li vede meglio posizionati in ambito lavorativo
che le donne. In Liguria il piatto piange. Lo studio dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro di Agenzia Liguria Lavoro mette in evidenza che nel primo trimestre 2013 (dal primo gennaio al 30 giugno) gli occupati sono scesi a 613 mila, 20 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2012, un segno meno del 3,2%, un dato molto più alto della media che si registra nelle regioni del Nord Ovest e a livello nazionale, dove, il dato medio è rispettivamente di -0,4% e -2,5%. L’assessore della Regione Liguria, in tempi non sospetti, aveva lanciato l’allarme. E’ stato un buon profeta in patria. Quello che stupisce è che la perdita del lavoro colpisce più gli uomini che le donne: sono infatti stati 13 mila gli uomini (-3,7%) a rimanere senza un’occupazione contro 7 mila donne (-2,5%). Nel complesso, il tasso di occupazione, in Liguria è pari al 60,6% della forza lavoro.
L’agricoltura e il terziario sono i settori più colpiti, poi ecco l’industria. Insomma, la Genova del Triangolo Industriale con Milano e Torino è lontano anni luce.