La notizia trapelata ieri di un investimento da parte di Fincantieri con un finanziamento di 35 milioni di euro per la realizzazione del bacino di carenaggio a Palermo apre tre interrogativi
tra i lavoratori e i sindacati in Liguria: 1) con questo pesante esborso mancheranno le risorse per i cantieri genovesi di Sestri Ponente e Riva Trigoso? 2) questo finanziamento significa che l’azienda ha lasciato alle spalle il periodo negativo e guarda con più fiducia al futuro? 3) il bacino di carenaggio galleggiante siciliano potrebbe rendere meno competitivo il porto genovese?
L’opera cofinanziata da Fincantieri avrà una capacità da 80 mila tonnellate che dovrebbe servire al rilancio produttivo dello stabilimento siciliano. Tra gli obiettivi principali l’acquisizione di commesse nel settore offshore e ciò potrebbe danneggiare, appunto, il porto della lanterna. Fincantieri Palermo ha una situazione lavorativa decisamente peggiore di quella genovese: sono 470, infatti, i lavoratori della Fincantieri a regime in cassa integrazione.
Intanto sempre dalla Sicilia arrivano pessime notizie per il porto di Genova in quanto anche il piccolo, ma produttivo e strategico porto di Gela, ha iniziato a muovere i primi passi per lo spostamento della diga foranea, al fine di ospitare navi lunghe oltre 300 metri.