L’isola felice del ponente ligure inizia a scricchiolare. A Pietra Ligure, all’interno dei cantieri navali, sale il clima tra i lavoratori, sempre più preoccupati

per il loro futuro. Si è tenuta ieri l’assemblea delle Rsu che operano all’interno dei cantieri navali della località in provincia di Savona, nota al grande pubblico per ospitare l’ospedale più importante del ponente ligure, il Santa Corona. La situazione attuale non è delle migliori alla luce delle recenti dichiarazioni della proprietà che ha annunciato di voler trasferire i 15 operai del sito pietrese a Sarzana Ligure, nell’estremo levante della regione, in provincia della Spezia al confine con la Toscana, dove è ubicata la sede societaria.
I lavoratori, tutti residenti in provincia di Savona, hanno ribadito il loro fermo e deciso “no” al trasferimento.
L’ipotesi del trasferimento si sta sviluppando in un clima già gravato da altri problemi. “Come cassa integrazione forse saranno pagati maggio e giugno, ma niente ancora si sa del trimestre luglio-settembre – hanno ribadito di recente i sindacati -. I lavoratori restano senza cassa né contributi, con questa idea del trasferimento che ci è stata presentata. In più la Regione ha dato semaforo rosso sui cantieri scuola-lavoro”.
I lavoratori dello stabilimento di Pietra hanno ribadito che possono venire incontro all’azienda trasferendosi momentaneamente a Sarzana (la ditta deve occuparsi di vitto e alloggio), ma non può essere una soluzione definitiva.