Per una volta uniti. La “triplice”, Cgil, Cisl e Uil, lancia un accorato appello per l’occupazionale. Visto il delicato momento che sta attraversando il mondo del lavoro, è l’ora di riunire le forze
senza indubi e di collaborare con il governo. Quello che sorprende è il “patto” offerto a Confindustria, davvero una novità degli ultimi anni. Se è vero che i sindacati di centro hanno sempre voluto sedersi a un tavolo delle trattative (la cattolica Cisl e la socialista Uil), è altrettanto vero che la Cgil, di origini comuniste e sbilanciata a sinistra per la presenza del ramo Fiom) ha lanciato numerose bordate a Confindustria. L’inedita alleanza parte da Genova, dalla Festa Nazionale del Partito Democratico, che ieri ha visto gli arrivi di due “colombe” del Pdl, i Ministri Quariello e Lorenzin, che infatti non sono stati subissati di fischi come si temeva. la platea di centrosinistra ha ascoltato in rigoroso silenzio le loro affermazioni. Da Genova, dai tendoni in zona Caricamento, i tre sindacati fanno sapere di avere in serbo un testo congiunto, con indicate le priorità per la Legge di stabilità che vedrà la luce tra pochi mesi. Si punterà su politiche fiscali, industriali, revisione degli assetti istituzionali ed efficienza della spesa pubblica. Sono questi le tre grandi priorità secondo le parti sociali. E proprio su questi punti, per l’occupazione e la crescita, Confindustria e sindacati chiedono al Governo “un impegno importante, senza indugi e alcun passo indietro”. Un pensiero va rifatto sull’Imu, in particolar modo è la Cgil ad insistere su questo punto, perchè senza la tassa sulla casa i servizi garantiti alla cittadinanza verrebbero a mancare.