L’ex sindaco della città del Golfo dei Poeti, Giorgio Pagano, figura di spicco della politica del levante ligure, lo aveva rimarcato più volte. Il rilancio dell’economia spezzina passa in primis dal porto
ma bisogna saper sfruttare anche la Green Economy. E su questo tema sono arrivate, a sorpresa, aperture bipartisan. La parola d’ordine dalle parti dell’arsenale deve essere una sola: efficienza. Tale via comporta l’assunzione di criteri puntuali sia riguardo la spesa che la selezione del personale. La spesa con il criterio di analisi della priorità ed economicità e la selezione del personale con il criterio della meritocrazia. E’ il mercato in sostanza, che alloca le risorse laddove esiste massima efficienza e massima resa. Chi rimane fuori dal mercato è destinato a soccombere. La provincia spezzina è stata per decenni fuori dal mercato, con una economia parastatale e assistita. I risultati sono evidenti. Come uscirne? Innanzitutto con idee innovative.
Da anni nello spezzino si discute di riconvertire alcuni siti in zone turistiche, altra entrata sicura e importante per le casse di molti lavoratori che operano nel settore. Inoltre un dibattito di questi giorni verte sulla riqualificazione immobiliare come sfida per il futuro, il social housing e il recupero degli immobili demaniali in particolare della Marina Militare sono una opportunità di cui si parla da anni. Su questo fronte assume una grande rilevanza il nuovo waterfront o il progetto di Piazza Verdi, al centro di aspre polemiche.