Arriva dall’estremo oriente, dalla Sud Corea, la pista più calda per la vendita di Ansaldo. Come paventato da tempo dai sindacati, che su questo fronte marciano compatti, una importante azienda
del Sol Levante, la Doosan Heavy, avrebbe elaborato una buona offerta per l’acquisizione di Ansaldo, dal valore di circa 500 milioni di dollari, una cifra davvero elevata per i tempi che corrono. La controllata di Finmeccanica sta valutando con la massima attenzione l’offerta, più di quella partita tempo addietro dalla Siemens. Il gruppo tedesco, infatti, si sarebbe ritirato in quanto vede pochi benefici nel gruppo genovese, con i sindacati tedeschi già sul piede di guerra.
L’amministratore delegato di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, smentisce categoricamente le indiscrezioni apparsi su alcuni quotidiani economici coreani (per esempio sul “Korea Economic Daily”, il “Sole 24 Ore” del paese asiatico) e sui siti internet: “Non siamo in vendita, è da 12 che sento queste voci con vari gruppi che si alternano a presentare offerte. Sembra quasi che abbiamo il cartello “vendesi” sulla porta, ma in realtà stiamo solo valutando diverse ipotesi, poi vedremo il da farsi con la massima calma e trasparenza”.
I sindacati a Genova, nella prossima settimana, si riuniranno per fare il punto della situazione sull’offerta coreana. Si teme il peggio, nel giorno in cui il titolo in borsa della Doosan è calato vorticosamente.