A Vado Ligure cresce l’attesa per la sorte dei lavoratori della Bombardier. Da tempo gli occupati lamentano una situazione incerta sul futuro, con poche garanzie offerte dall’azienda canadese
fondata nel 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, da sempre in prima linea nella costruzioni di treni ed aerei. La preoccupazione è anche per l’indotto, non solo quella degli operai in forza a Bombardier Transportation. L’incontro decisivo con i vertici dell’azienda è previsto per fine mese all’Unione Industriali di Savona: i sindacati vogliono conoscere indicazioni precise sui carichi di lavoro e sugli investimenti per la produzione dei prodotti richiesti dal mercato ferroviario. Intanto a Vado Ligure cresce la solidarietà da parte dei commercianti, i secondi colpiti da una eventuale perdita di Bombardier, e dei cittadini in generale. Dalla Fiom Cgil di Savona arriva un monito: “I lavoratori della Bombardier sono in cassa integrazione e attendono di sapere se, da settembre, ci saranno nuove prospettive di produzione all’interno dello stabilimento di Vado Ligure del quale costituiscono una parte importante di indotto”.