“La notizia di oggi su alcune fonti stampa sul mancato utilizzo dei tamponi ci sconcerta. Dall’inizio dell’epidemia in Liguria chiediamo un maggior utilizzo dei tamponi

per circoscrivere l’infezione e proteggere la popolazione. La Regione ha sempre giustificato il bassissimo numero di tamponi effettuati con la carenza di reagenti e materiali. Apprendiamo che non è stata in grado di eseguire neppure quelli che ha fornito la protezione civile nazionale” dichiara Fulvia Veirana della Cgil Liguria. “Nel frattempo centinaia di persone sono in attesa di sapere se hanno contratto il virus o ignorano di averlo perché nessuno fa loro i tamponi, a partire dai lavoratori del sistema sanitario, delle Rsa e di tutte le categorie esposte al contagio” continua la sindacalista “certo il numero dei tamponi non ha una connessione diretta con la mortalità legata alla malattia, ma se i tamponi venissero utilizzati come in Veneto per isolare i contagi, forse il tasso registrato in Liguria si abbasserebbe. In vista della Fase 2, con l’allentamento delle misure di isolamento sociale, è bene che Regione Liguria e Alisa adottino una strategia più efficace ed un programmazione stringente, utilizzando tutti gli strumenti per evitare il tracollo degli ospedali e l’ulteriore dilagare della malattia”

Fulvia Veirana
Segreteria Cgil Liguria