“La salute prima di tutto. Ma il lavoro viene subito dopo. E la notizia della riapertura degli stabilimenti di Fincantieri, seppur in modo graduale, è un segnale importante. Tuttavia,
ritengo fondamentale che la riapertura, concertata con Sindaci e rappresentazioni sindacali, avvenga secondo modalità “certificate” coinvolgendo nel processo tanto le Asl locali quanto il Ministero del lavoro, che a nome di tutti i lavoratori tenga in considerazione i reali regimi di lavoro”, dichiara il vicecapogruppo M5S in Regione Liguria e candidato alle Regionali 2020, Fabio Tosi.
Che poi aggiunge: “Onde evitare di creare rischi per la salute del lavoratore, della sua famiglia e di tutta la comunità, chiediamo che le autorità predisposte a certificare l’idoneità al rientro dei lavoratori presso Fincantieri, pongano la massima attenzione agli screening preventivi: prima del rientro (cosa che molte aziende hanno già fatto), si dia corso alla possibilità di far effettuare un tampone gratuito spesso le Asl. Un possibile asintomatico potrebbe infatti, senza esserne consapevole, contagiare un altro collega mettendo a rischio un’intera comunità”.
“Massima attenzione anche all’uso corretto di mascherine e guanti, verificando al contempo la disponibilità numerica a disposizione dell’azienda da fornire al lavoratore (che deve peraltro avere la possibilità di poterli cambiare secondo le disposizioni sanitarie vigenti). Occorre poi tenere alta la guardia anche alla convivenza sul posto di lavoro: penso ad esempio ai servizi igienici, presenti nel caso di Fincantieri sia a bordo che a terra, per i quali occorre la presenza costante di un addetto alla pulizia, nonché di un’adeguata fornitura di disinfettanti e altri prodotti idonei alla sanificazione. Aspetto che chiama in causa anche i disinfettanti in gel per l’igiene delle mani: i lavoratori devono avere libero accesso ai relativi dispenser. Senza il rispetto delle norme, come si potrebbe pensare a una riapertura idonea a garantire ai lavoratori la sicurezza?”.
“Accolgo quindi la richiesta di alcune rappresentanze sindacali, affinché chi di dovere si attivi per garantire queste misure di sicurezza, che certamente vanno rinforzati anche con un primo controllo all’ingresso della temperatura mediante termo scanner”, conclude Tosi.