Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente ligure di Confesercenti, sui buoni spesa riservati alle famiglie meno abbienti, da cento euro a testa al mese a componente familiare
(solo a Genova, ad ora, registrare ben 22 mila domande e mancano poche ore alla chiusura dei termini):
“Sulla misura dei cosiddetti Buoni spesa stiamo assistendo al proliferare di procedure di utilizzo nei diversi Comuni, situazione che certo non aiuta un contesto già fortemente confuso dalla situazione e dai provvedimenti normativi che la stanno accompagnando. Comprendiamo ovviamente – e pienamente condividiamo – lo spirito con cui amministratori e operatori del sociale – dichiara Benedetti – stanno cercando di accelerare l’operatività dei Buoni spesa. La misura serve oggi non tra quindici giorni o un mese. In questo senso accettiamo di buon grado le modalità operative che garantiranno nei diversi ambiti territoriali la maggiore rapidità possibile, facendoci ancora una volta carico di un ruolo sociale, prima ancora che economico e imprenditoriale. Tuttavia non possiamo non ribadire alcuni principi che a nostro giudizio devono inderogabilmente caratterizzare una misura sociale e di solidarietà quale quella in oggetto. Se di sociale e di solidarietà si parla, sia solidarietà per tutti, anche per gli esercizi di vicinato e i banchi dei mercatali. Questi ultimi infatti sono ancora una volta dati per scontato, anche in questa emergenza, come se non stessero garantendo la tenuta della nostra comunità con il loro lavoro e i loro sacrifici quotidiani, al pari di altre attività.”.