In una nota i sindacati hanno spiegato i motivi della protesta: “Purtroppo si è concluso con esito negativo anche l’ultimo incontro tra Trenitalia, sindacati e Rsu, che si è svolto
a Genova lo scorso 22 gennaio, sulla vertenza del personale degli equipaggi del trasporto regionale.
La società ha proposto soluzioni insufficienti alle carenze di macchinisti e capotreno, oggetto di una vertenza aperta dallo scorso agosto, quando in un solo giorno sono stati soppressi 16 treni per evidenti carenze d’organico, conseguenza anche degli errori di programmazione del turn over sulle uscite per pensionamento legate a “quota 100”.
Il sindacato ha contestato la mancanza di chiarezza rispetto al fabbisogno dichiarato che, se confrontato con le consistenze portate al tavolo dall’azienda, determinerebbe addirittura un inspiegabile esubero di personale, che mal si concilia con il continuo ricorso allo straordinario, le ferie accumulate e il rifiuto di concedere part time ai richiedenti. In assenza di soluzioni adeguate, come ad esempio l’assunzione di macchinisti già patentati (la formazione richiede 18 mesi) durante la prossima stagione estiva il personale sarà costretto nuovamente a sacrifici enormi. Nonostante gli appelli della Regione al senso di responsabilità delle parti, per garantire un adeguato trasporto ferroviario in una regione martoriata dai noti problemi alla viabilità stradale, Trenitalia – dopo aver sottoscritto un contratto di servizio della durata di 15 anni -continua a sottovalutare l’importanza di un servizio di qualità in Liguria”.