Nel giorno nero dei voli mondiali per il drammatico incidente di un Boeing facente linea tra Teheran e Kiev (guarda caso sui cieli più pericolosi del mondo vista l’escalation militare in atto
tra Usa ed Iran, ma pare un incidente al motore, molto strano, che coincidenza), l’Alitalia perde un milione di euro al giorno e piomba in una crisi forse senza precedenti. Il commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, chiamato dal Governo per rendicontare la situazione della compagnia di volo nazionale, osserva con toni drammatici: “”Alitalia ha bruciato circa 300 milioni ogni anno in questo periodo di amministrazione, mancano i risultati dell’ultimo periodo e potrebbero anche non essere migliorativi. Durante le vacanze ho studiato le carte, ma non ho ancora un’idea concreta della situazione. Occorre un nuovo piano industriale. Lancio un appello a tutte le ragazze, i ragazzi, le donne, gli uomini, i rappresentanti sindacali, a tutti i dipendenti a mettercela tutta. E’ un momento assolutamente importante e decisivo e dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.
Il rischio è quello di cancellare Alitalia come vettore nazionale e portarlo a vettore regionale. E sull’aeroporto genovese che ripercussioni avrebbe tutto ciò?