Continuano le giornate campali per i pendolari liguri. “Anche mercoledì scorso, con innumerevoli ritardi tra i 30 e i 70 minuti e soppressioni multiple sul delicatissimo nodo di Genova
. Questi ultimi disagi si aggiungono alla famigerata soppressione di 23 treni in pieno periodo turistico (venerdì 16 agosto) per un’incomprensibile carenza di personale. Trenitalia non ha la minima attenzione per la nostra Liguria e il Contratto di Servizio firmato dal Presidente Toti è solo un documento sottoscritto in pura e arida visione economica al risparmio, che inevitabilmente avvantaggia Trenitalia e svantaggia i pendolari”.
È quanto dichiarano la capogruppo regionale Alice Salvatore e il consigliere regionale Marco De Ferrari, che poi aggiungono: “A quasi 2 anni dalla firma del Contratto con Trenitalia, il servizio non migliora, addirittura peggiora. E non basta il continuo messaggio roboante del rinnovo parco treni al 2023”.
“I pendolari pagano ora i biglietti, non nel 2023 e vogliono, giustamente pretendono servizi adeguati”.
“A conferma di questo dissesto, stanno chiudendo biglietterie su biglietterie e, con loro, rischia di scomparire un presidio fondamentale per tutti gli utenti nel nome di un “…efficientamento dei costi relativi alla rete di vendita e il potenziamento dei canali alternativi”.
“Sorge spontanea, a questo punto, una domanda: perché il Piano Economico Finanziario del Contratto è secretato? Cosa nasconde un contratto fatto per i liguri? Noi tutti abbiamo il diritto di sapere cosa è stato firmato, con i nostri soldi, ricordiamolo. Non paga di tasca sua Toti, ma paghiamo noi cittadini liguri”, ricordano Salvatore e De Ferrari, che poi aggiungono: “Secondo quanto detto da Berrino poi, sembra che il contratto abbia regole ‘interpretabili’. Chi mai farebbe un contratto con regole interpretabili? Pare che la Giunta Toti lo abbia fatto”.
“Come chiedono da tempo gli stessi comitati di pendolari che siedono al tavolo regionale, il Contratto di Servizio 2018-2032 deve essere necessariamente rivisto e riscritto da capo. Non bastano più le parole e i proclami!”.
“L’Assessore convochi al più presto un Tavolo tra Regione Liguria e Trenitalia utile ad avviare la revisione del Contratto di Servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra Regione Liguria e Trenitalia S.p.A. anni 2018-2032, ridiscutendo o inserendo molti temi vitali, tutti presenti nella nostra mozione M5S depositata in queste settimane”.
I criteri elencati dal Gruppo 5 Stelle in Regione Liguria sono:
– l’incremento dei chilometri erogati come obiettivo prioritario del CdS non solo per coprire i “buchi” d’orario “storici” o più recenti, ma anche per far fronte al necessario incremento di servizio a nodo di Genova terminato;
– il rinnovo del materiale rotabile in termini di tipologia dei mezzi, orientandolo verso mezzi ad alta capacità;
– il meccanismo di computo delle penali nel suo complesso;
– la metodologia di monitoraggio dei ritardi, per una più efficiente valutazione degli stessi nelle località intermedie;
– gli interventi necessari e propedeutici alla riduzione dei tempi di percorrenza rispetto a quelli attuali a parità di fermate effettuate, a cominciare dagli orari intercorrenti tra ultime fermate e orario di arrivo a fine corsa;
– la tempestiva manutenzione e regolazione stagionale degli impianti di climatizzazione dei convogli ferroviari;
– la trasparenza dei dati economici relativi al servizio, costi di produzione e ricavi dalle tariffe, a oggi “secretati”.