Con l’afa di questi giorni e l’estate che avanza, è tempo di un primissimo bilancio sul turismo italiano e della nostra regione. Il sole che da metà giugno fa capolino da Sarzana Ligure a
Ventimiglia, ha senza dubbio favorito l’arrivo di turisti italiani e stranieri, senza ombra di dubbio. Ricordiamo che per la nostra regione il turismo rappresenta una fonte importantissima del nostro pil.
Ed è quindi tempo di prime proiezioni per il turismo: le mete vacanziere nostrane saranno raggiunte quest’anno, infatti, solo da 205 milioni di turisti, quasi due milioni in meno della scorsa estate, con un calo, cioè, dello 0.9%. Il calo dovrebbe riguardare più i turisti italiani che quelli stranieri (in percentuale rispettivamente del -1.1% e del -0,8%) e più le mete costiere (che perderebbero l’1,4% delle presenze rispetto allo scorso anno) che le città d’arte (che faranno registrare, pare, appena un -0,4%) e i laghi (dove addirittura si attende un +0,2% di presenze). Ancora, a soffrire di questa flessione negativa del turismo in Italia per il 2019 saranno soprattutto il Sud e le Isole (per cui le presenze attese perdono un -1,4%), più del Nord. La ragione? Con ogni probabilità il clima incerto e una primavera anomala che tutto ha fatto tranne che incentivare le prenotazioni.
Per quanto concerne la nostra regione, nello specifico, però, se nell’hinterland si piange un calo drastico, ben diverse stanno le cose nella riviera di ponente. In particolare, nelle località della riviera savonese da Bergeggi fino ad Andora, la situazione è ottima, a parte le prime due settimane di giugno.
A gonfie vele le presenze di vacanzieri stranieri in particolare nel capoluogo ligure. Stenta a decollare, invece, nella riviera di levante.