Cresce la preoccupazione a Genova (anche se l’accordo di Programma dovrebbe salvare, almeno sulla carta, lo stabilimento di Cornigliano, a differenza di quello di Taranto) per la decisione di

Arcelor Mittal (i nuovi proprietari indiani dell’Ilva) di avviare la procedura di cassa integrazione per 1400 lavoratori delle acciaierie di Taranto. Un pessimo segnale per l’intero gruppo e quindi anche per lo stabilimento di Cornigliano. Lunedì al Mise ci sarà l’incontro fra Governo, sindacati e proprietà e ci aspettiamo che il ministro Di Maio e tutto l’Esecutivo prendano una posizione forte nei confronti dell’azienda. I lavoratori hanno bisogno di tutele, di risposte chiare e di un’azienda che tenga fede agli impegni presi. Quindi Arcelor Mittal deve confermare i piani industriale e ambientale, con tutti gli investimenti e, naturalmente, garantire i livelli occupazionali. Genova deve diventare un centro di eccellenza di livello europeo per la banda stagnata come prevedono gli accordi.