La decisione di Bombardier di cedere il ramo di Ingegneria è un pessimo segnale per il futuro dell’azienda vadese. Non sappiamo se questo sia il primo passo verso lo spacchettamento
e la cessione, ma riteniamo che si tratti di una scelta miope perché presuppone il venir meno, a Vado, di un segmento dall’alto valore aggiunto e assolutamente fondamentale per la produzione. Tutto questo mentre continua la situazione di forte di incertezza sulle future commesse di Bombardier. La commessa di Mercitalia terminerà a settembre-ottobre, mentre non si sa più nulla del patto di collaborazione con Hitachi per i treni regionali. Tutto fermo anche sul fronte della realizzazione di ulteriori 14 convogli ad alta velocità in partnership sempre con i Hitachi, visto che il Ministero, che aveva chiesto a Trenitalia di dare al più presto una risposta, non si è più occupato della vicenda.
Domani i lavoratori si riuniranno in assemblea: diamo fin da ora la disponibilità del Gruppo regionale a partecipare alle iniziative di lotta che decideranno insieme ai sindacati, per difendere un presidio produttivo fondamentale per la Liguria. Ci auguriamo che, da parte della Regione Liguria non solo ci sia attenzione, ma anche una forte presa di posizione per difendere un asset produttivo fondamentale per il nostro territorio. La Giunta Toti non si è praticamente mai vista nella vertenza Bombardier: è arrivato il momento di farsi sentire.