C’è maretta attorno ai salari dei camalli della Culmv del porto di Genova. Come l’anno scorso, infatti, pare che lo stipendio relativo al mese di dicembre ed annessa tredicesima

arrivi in ritardo. Bastano pochi giorni di non puntualità ed apriti cielo, subito da San Benigno si minaccia uno sciopero che rischia di paralizzare un porto di Genova che boccheggia dopo il crollo del ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto.
Secondo la Culmv, dall’incontro avvenuto ieri a palazzo San Giorgio a Caricamento, sede del Sistema Portuale che raggruppa gli scali di Genova e Savona, non sono stati fatti passi avanti. Il tutto è nato dai ritardi, a loro volta, dei pagamenti dei terminalisti a palazzo San Giorgio. Ergo, a catena, ecco i ritardi negli stipendi dei camalli. Senza dimenticare, infine, un braccio di ferro tra gli stessi camalli ed i terminalisti su alcune tariffe, ed ecco spiegato il ritardo.