Nel giorno in cui il fondo del Polcevera si è alzato di ben venti centimetri per le forte piogge segnalate dalla Protezione Civile attraverso l’emissione dell’allerta gialla prolungata
fino alle ore di domani mattina, preoccupa la condizione lavorativa di 750 dipendenti tra operai, segretari, contabili ed altre mansioni della Ansaldo Energia, i cui capannoni sono al fianco della zona Rossa attorno al crollo del ponte Morandi.
Per ora, infatti, onde evitare di ostacolare i lavori di sgombero dei detriti dalla zona del Polcevera, è stato rinviato di una settimana il rientro al lavoro di 750 dipendenti della controllata genovese. In totale lavorano 2600 persone a Genova, ma solo 750 sono in tre capannoni proprio nella zona rossa e una palazzina piena di uffici. Anche altre decine di piccole aziende a gestione familiare, alcune start up di giovani imprenditori liguri sono nella stessa situazione e dallo scorso 14 agosto non possono lavorare.