In vista dello sviluppo a pieno regime del porto di Genova e dei lavori su Terzo Valico e Gronda, anche le ferrovie italiane, nella tratta tra Brignole e Principe, necessitano di un ritocco
. Lo ha detto a chiare lettere oggi l’amministratore delegato di FS Renato Mazzoncini, in visita a palazzo Ducale. Ecco l’obiettivo primario, assieme al raddoppio delle linea ferroviaria in ampi tratti del savonese, vedi a Borgio Verezzi (nell’imperiese invece si sono registrati importanti passi avanti), per l’amministratore delegato: “Abbiamo una regione con il primo porto italiano che ha un programma di crescita importante. In Liguria, però, la densità dell’infrastruttura ferroviaria in rapporto alla popolazione è la più alta in Italia e, se il porto cresce oltre il 50%, rischia di andare in sofferenza. Non possiamo pensare che il porto cresca spostando su camion l’intero trasporto merci perché vorrebbe dire ammazzare la Liguria anche dal punto di vista ambientale e, su questo, siamo totalmente d’accordo con il ministro. È, quindi, importante che ci sia un’intera infrastruttura ferroviaria che funzioni, e questo vuol dire non solo il terzo valico ma tutte le connessioni verso il nord verso il Ovest. E pertanto i cinque binari che uniscono Principe a Brignole non bastano, ne occorre un sesto”.