Dopo la storica fusione nel porto di Genova tra i compagni rossi – camalli della Culmv del console Benvenuti (che prese in eredità dallo storico leader Paride Batini)

e i pochi “carbunin” della Compagnia Pietro Chiesa di Sampierdarena, tira un’aria sempre molto tesa nella sala “Luigi Rum”, quartier generale storico della Culmv genovese, sotto la Lanterna di San Benigno, davanti ai grossisti del pesce Antonio Verrini.
Gli imprenditori puntano secco al risanamento dei conti della Compagnia Unica, che avevano un pesante passivo. Ma si sta andando verso la direzione giusta, anche se i terminalisti mantengono una certa prudenza, dettata dagli eventi degli ultimi mesi alla Culmv. La tariffa dei lavoratori del porto di Genova, la loro turnazione, gli orari di lavoro sono ancora sul tavolo dei sindacati, con la solita minaccia dello sciopero, unica arma ormai rimasta ai compagni della Culmv. La palla ora passa a Paolo Emilio Signorini, il presidente dei porti genovesi e savonesi.