Non c’è ancora accordo formale tra Ilva da una parte e la Mittal dall’altra, e nel mezzo i sindacati di sinistra scalpitano. Un delegato genovese
della Fiom Cgil ruggisce: “La Fiom di Genova non accetterà nessuna discontinuità formale! Mittal deve rispettare la legge dello stato italiano : tutti devono passare direttamente in Mittal con tutti diritti e salario. A Genova la continuità prevede anche l’accordo di programma!”.
Un altro rappresentante sindacale genovese dell’Ilva osserva rincarando la dose, ma specificando i dettagli della trattativa in corso: “Il risultato è che parliamo con portavoci e quindi e tutto più lento e complesso; il problema di ieri è stato sul pdr “pre – pro” premio di produzione, i quali rimangono invariati, o meglio, si utilizza lo stesso metodo di adesso, sul pdr invece loro lo calcolano su 5 fattori ognuno di essi con un valore percentuale il problema che uno dei fattori il più rilevante sono gli infortuni (tanti infortuni niente premio), questo e inaccettabile anche perché non viene calcolato per reparto o per sito ma sulla base del intero gruppo”.