Nella relazione del commissario straordinario del Governo sul monitoraggio semestrale dello stato di attuazione dei piani di risanamento delle fondazioni
lirico-sinfoniche datata settembre 2017 si dice con chiarezza che, a fronte della difficile situazione in cui si trova il Carlo Felice, non si può prescindere “da un indifferibile impegno degli enti soci volto, nel breve periodo, a rafforzare adeguatamente la dotazione patrimoniale della Fondazione e, nel medio-lungo, a garantire alla stessa Fondazione le maggiori risorse finanziarie necessarie a ridurre l’attuale stock debitorio”. Concetto ribadito anche nella successiva relazione del commissario di Governo del dicembre 2017. Il Comune di Genova ha già fatto la sua parte, sia ai tempi del sindaco Doria, portando il contributo comunale a favore del Carlo Felice a 2,7 milioni di euro, sia attraverso l’amministrazione Bucci che ha stanziato nel 2017 un ulteriore milione di euro, il cui impegno è stato confermato stamattina in Commissione a Palazzo Tursi anche per quest’anno e per il prossimo. La Regione, invece, è ferma al contributo di poco più di un milione di euro (un milione nel consuntivo 2017, 1,3 milioni nel previsionale 2018).
Appare evidente che per dare solidità e credibilità all’integrazione del piano di risanamento, come si legge nella relazione, è necessario oltreché far crescere tutte le voci di ricavo, aumentare rapidamente anche la contribuzione degli enti soci. Il Comune l’ha fatto, la Regione non ancora, al di là della partita straordinaria rappresentata nel 2016 dal conferimento fra i beni della Fondazione di alcuni immobili adibiti a sale teatrali (Sala Govi, Sala Barabino e locali annessi) per un valore di 4,3 milioni.
Questa richiesta è emersa con chiarezza nella Commissione comunale odierna e crediamo che la Regione debba fare la sua parte. Allo scopo di chiarire la situazione del Carlo Felice presenteremo nei prossimi giorni formale richiesta di convocazione della Commissione competente alla presenza dell’assessore Cavo, del sovrintendente, dei rappresentati del Carlo Felice, del Comune e dei sindacati per fare il punto della situazione.