All’interno dell’emendamento salva conti, ultimo passo nell’ultima riunione prima della pausa natalizia della legislatura in carica, è stato approvato il cosiddetto “Salva Culmv”

. Il tutto è stato reso possibile grazie all’interessamento a sorpresa della Regione Liguria, di centrodestra, e del forzista Roberto Cassinelli, che in particolare ha preso a carico la situazione dei camalli, tutti di estrema sinistra e che si tramandano il lavoro di generazione in generazione.
 Da questo momento in poi, l’Autorità di Sistema, formato dai porti di Genova e Savona, potrà destinare una quota, comunque non eccedente il 15% delle entrate proprie derivanti dalle tasse a carico delle merci sbarcate e imbarcate, al finanziamento della formazione per il ricollocamento del personale, incluso il reimpiego di quelli inidonei allo svolgimento di operazioni e servizi portuali in altre mansioni e delle misure di incentivazione al pensionamento dei lavoratori, nonchè finanziare interventi finalizzati a ristabilire gli equilibri patrimoniali dell’impresa o dell’agenzia fornitrice di manodopera nell’ambito di piani di risanamento approvati dall’Autorità stessa.