“Altri 12 mesi di fondi pubblici per i lavoratori ILVA… tutti liberali, ma poi alla prove dei fatti a sostenere una delle peggiori derive stataliste e assistenzialiste della città da almeno 30 anni …”.
Lo afferma Francesco Gastaldi, laureato a Genova, ora docente Universitario allo IUAV di Venezia e noto per le sue posizioni espresse sui social network, “Genova ha bisogno di uno sviluppo autonomo e capace di sostenersi nel tempo, i continui sussidi pubblici, sotto varie forme, alle attività ILVA possono generare conseguenze negative (effetti perversi) e aggravare il problema piuttosto che favorirne la soluzione. In base ad una logica emergenziale, che nel tempo è divenuta quasi permanente, vengono ciclicamente legittimati provvedimenti a favore dei lavoratori ILVA”. Secondo Gastaldi: “Occorre fare una riflessione su questa voragine di soldi pubblici che da anni vengono spesi per ILVA. I soldi pubblici devono servire in modo emergenziale e per avviare processi di miglioramento delle situazioni aziendali, non possono divenire una costante strutturale”. E ancora: “Le politiche dei sussidi non hanno prodotto risultati apprezzabili, solo una spirale perversa di dipendenza continua dallo Stato centrale per chiedere nuove risorse che vede omologato il centrodestra e il centrosinistra”.