Secondo il parere del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, ex numero uno dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani, che in Liguria è coordinata dal cattolico integralista
Pierluigi Vinai), il porto di Genova rientra tra i cinque scali italiani adatti ad aprirsi alla Cina. Sarebbe una sorta di “nuova via della seta”, il gigantesco piano del governo comunista della Cina per ampliare le rotte e gli scambi verso l’Europa.
L’ex sindaco di Reggio Emilia, da giorni in rotta con Matteo Renzi sul tema della scissione (per Delrio non bisognava lasciarli andare i vari D’Alema, Speranza, Epifani e Bersani) ha ricordato che le realtà portuali dell’Adriatico del Nord (Trieste e Venezia), di Genova, Vado Ligure e Taranto sono pronte ad accogliere container cinesi, sottolineando di aver spiegato ai suoi interlocutori cinesi che “l’Italia è una cerniera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, una sorta di molo europeo”.