Lo stabilimento di Cornigliano, a oggi, se non ad ore, potrebbe cambiare proprietario. Come quello centrale di Taranto, l’altro nel milanese e quello di Novi Ligure. A breve si conoscerà
il nome del nuovo proprietario dell’industria italiana, che solo negli ultimi 18 mesi si è risollevata dopo aver passato quattro anni difficilissimi: sia per il calo del fatturato che per l’impatto ambientale in Puglia. I commissari italiani hanno preso a carico il caso della nota industria siderurgica e nel frattempo calano gli operai che beneficiano della cassa integrazione, passati da 5500 a 3300.