I lavoratori genovesi dell’Ilva di Cornigliano, che negli ultimi sei mesi hanno beficiato di un eccezionale numero di commesse ed ordini che non si vedevano da anni, ora sono alla finestra in attesa
di conoscere l’esito della trattativa al seguito dell’impatto ambientale, con la cessione prevista a marzo. I progetti industriali dei pretendenti, secondo il Ministero italiano dell’Industria appaiono seri e considerevoli (nonostante lo stop dovuto al patteggiamento della famiglia Riva e alla crisi di governo che hanno rallentato il tutto). Nel mirino i tre siti nazionali, a partire da quello principale di Taranto, quindi Novi Ligure nell’alessandrino e Genova. Ma il maggior interesse, tra i tre, sembra averlo lo stabilimento genovese di Cornigliano, per via di una posizione strategica, sul mare, in una grande città, non lontano dall’autostrada, nel cuore del nodo ferroviario ponentino, che fa gol agli acquirenti che si stanno muovendo in queste ore di febbrili trattative.