L’architetto Antonio Schizzi interviene nel dibattito sul futuro della città lanciato da Francesco Gastaldi, urbanista e docente universitario, e afferma:
“occorre costruire una visione del futuro per la città, il tema non è più rinviabile, negli ultimi anni il processo di trasformazione e rilancio della Superba è rallentato, la città sembra aver smarrito il senso della strategia legato alla stagione dei grandi eventi (Colombiane del 1992, il vertice G8 nel 2001 e Genova 2004, Capitale europea della Cultura) che hanno ridefinito e migliorato nel tempo l’immagine della città”.
Schizzi prosegue affermando “Occorre un Piano strategico Metropolitano che con un nuovo approccio porti alla costruzione di un futuro condiviso che impegna l’attore istituzionale e coinvolge gli attori economici, culturali e sociali nella ricerca del posizionamento competitivo di una città e del suo territorio”.
Secondo l’architetto, che ha collaborato a numerose esperienze di pianificazione territoriale in diverse città italiane “i fattori di successo di un piano strategico sono legati ad una leadership capace di guidare , coinvolgere e motivare i cittadini nella costruzione partecipata di idee e politiche di città, ad una lettura aggiornata ed originale delle condizioni urbanistiche, territoriali, ambientali, economiche, sociali e culturali della città che porta alla luce i suoi punti di forza e debolezza riferiti al presente e le opportunità e minacce che si prospettano nel medio lungo periodo, a un documento di visione che parla dell’identità della città, delle sue ambizioni e delle proiezioni future, del suo posizionamento, delle alleanze e della competitività, che formula le linee di sviluppo con specifici obbiettivi e progetti da realizzare”.