Dopo che gli spilli dei dati congiunturali hanno forato tutti i palloncini onirici della ripresa economica italiana, è tutto un correre all’impazzata alla ricerca della mossa vincente per invertire
la tendenza al declino; e ritrovare gli orizzonti dorati del nuovo Miracolo Economico nazionale.
Ci mette del suo in data odierna il responsabile economico PD Filippo Taddei, dichiarando che “la vera ripresa si ottiene spingendo l’acceleratore sugli investimenti privati”. Dunque, tagli alle tasse e alle spese pubbliche. Ossia la ricetta che già negli anni Sessanta e Settanta predicava l’economista di Chicago Milton Friedman.
Da tempo – però – gli replica la docente di politiche della ricerca scientifica dell’Università del Sussex, Mariana Mazzucato, con i suoi tambureggianti interventi su la Repubblica: “il miracolo della Silicon Valley, che tanti paesi europei vorrebbero replicare, è il frutto di investimenti ingenti, anche se decentralizzati, guidati dal settore pubblico”.
Siamo di nuovo alla guerra di religione “privato contro pubblico”, che ha prodotto soltanto esiti deludenti? Come sappiamo bene proprio noi liguri, tutte le volte in cui che si è parlato di varare investimenti pubblici con soldi privati (la mirabolante “finanza di progetto”) e non si è andati da nessuna parte. A iniziare dall’ormai dimenticato progetto del tunnel nel centro di Genova, che doveva sostituire la soprelevata, per arrivare allo strombazzato Blue Print; oggetto più di campagne d’immagine che non di sostanza per assenza di carburante finanziario.
Forse più che dibattiti ideologici occorrerebbero programmazioni concrete, che portassero a fattor comune tutte le risorse disponibili, al servizio della rivitalizzazione territoriale. Magari – per il caso ligure – partendo dalla barca di soldi che annualmente il soggetto pubblico versa all’istituto di diritto privato IIT di Morego.