“A fronte della presentazione delle istanze, la struttura di Autorità Portuale ha avviato un lavoro particolarmente intenso, considerata la valenza degli atti da deliberare, i cui esiti
orienteranno lo sviluppo di importanti aree del porto per durate superiori al decennio”, scrive l’Autorità in una nota. “Si tratta di ponderare traffici, investimenti, prospettive economiche ed occupazionali contenuti nei programmi delle imprese e di tradurre le valutazioni in anni di concessione. La complessità delle valutazioni è inoltre accentuata dall’assenza di un inquadramento normativo in materia, peraltro riscontrabile anche a livello europeo, che si accompagna alla scontata necessità di garantire trasparenza e chiarezza alle procedure in corso”.
Il comunicato termina sostenendo che: “Altre Autorità portuali hanno scelto procedure diverse, ma il porto di Genova ha una complessità e una pluralità di funzioni ed operatori che richiede differenti tempi di analisi, senza con ciò pregiudicare lo sviluppo delle imprese e anzi garantendone le più solide basi amministrative. Giova ricordare che in questo stesso periodo sono state prorogate sei concessioni nel comparto dei riparatori e che l’Autorità portuale sta inoltre valutando il dossier ex Piaggio con l’arrivo di sedici risposte al bando per manifestazione di interesse. La stessa area, per altro, è stata parzialmente assegnata in concessione temporanea semestrale per commesse industriali”.