Un tavolo ligure che coinvolga Regione, Governo, sindacati, enti locali e azienda per la risoluzione della vertenza; un incontro urgente sempre con il Governo per individuare le modalità con cui
gestire il percorso di fuoriuscita “dal carbone” secondo gli accordi di Parigi e l’avvio di percorsi di formazione professionale per i lavoratori. Sono questi i punti cardine dell’ordine del giorno sul futuro di Tirreno Power approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, sul modello del documento presentato dal Gruppo del Pd.
“C’è un grande emergenza occupazionale nel savonese – hanno sottolineato i consiglieri del Partito Democratico Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi nel corso dell’incontro con i rappresentati dei lavoratori di Terreno Power avvenuto questa mattina in Regione – Nel caso specifico la centrale di Vado Ligure ha perso, dall’inizio della crisi, 70 lavoratori diretti, 850 dell’indotto, mentre 150 lavoratori sono al momento in contratto di solidarietà. La scadenza dei cds è fissata per ottobre e temiamo che già il mese prossimo l’azienda faccia la richiesta per la mobilità. Quindi dobbiamo agire subito, innanzitutto per chiedere una proroga e poi per discutere sul futuro dell’azienda”. Secondo Lunardon e De Vincenzi bisogna elaborare una strategia, insieme al Governo, in vista della “decarbonizzazione”, visto che, precisano ancora i consiglieri del Pd “la riconversione è inevitabile. Per farlo però servono incentivi e strumenti finanziari. Ed è proprio in questa direzione che deve andare il tavolo nazionale che abbiamo chiesto con quest’ordine del giorno. Il tavolo locale, invece – concludono Lunardon e De Vincenzi – deve coinvolgere anche sindacati ed enti locali”.