La Costituzione della Repubblica Italiana sancisce un principio fondamentale per il nostro Paese e cioè che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo per risolvere
le controversie tra i popoli. La stessa Costituzione prevede anche che l’Italia sia dotata di forze armate equipaggiate in maniera congrua e che possano, e debbano, intervenire (in extrema ratio) non solo per difendere il nostro Stato ma anche nel caso in cui, con il coinvolgimento della comunità internazionale, vi sia la necessità di difendere la dignità di altri popoli.
Per questo, rimanendo fedeli agli ideali pacifisti del MoVimento 5 Stelle, nel pieno rispetto della Costituzione, abbiamo deciso di schierarci a fianco dei lavoratori di OTO Melara che vedono minacciato, in questo momento, il loro posto di lavoro e il loro futuro.
OTO Melara è una divisione di Finmeccanica che si occupa, unica in Italia, di sistemi d’arma pesante terrestre e navale. Il mancato arrivo di una commessa di 34 VBM (Veicoli Blindati Medi) mette a rischio il presente dello stabilimento e il futuro dell’intera provincia Spezzina che, dal punto di vista occupazionale, dipende molto da Oto Melara e dalle aziende che ne costituiscono l’indotto.
Naturalmente non ci siamo limitati ad intervenire per gestire l’emergenza ma abbiamo chiesto di più, e cioè che il Presidente e la Giunta Regionale si facciano portavoce, presso la dirigenza Finmeccanica e i ministeri competenti, di proporre una diversificazione delle linee produttive dello stabilimento, così come peraltro prevede la Legge 185 del 1990, in chiave di alta tecnologia civile.
Tale richiesta è maturata alla luce dell’attuale capacità di operare nel settore biomedicale e robotico, ma, soprattutto, dell’esperienza positiva che OTO Melara fece negli anni ’80 e ’90 nel settore delle energie da fonti rinnovabili.
In questa nostra azione non saremo soli. Infatti abbiamo redatto, assieme alla Lega Nord, un ordine del giorno che presenteremo in Consiglio Regionale e che riteniamo fondamentale per difendere i lavoratori, lo stabilimento, l’indotto, il futuro occupazionale dell’intera provincia e la permanenza alla Spezia sia del comparto produttivo che di quello dirigenziale e di ricerca.
Insieme a Stefania Pucciarelli (Lega), sono il primo firmatario di questo importante atto, sottoscritto insieme ad altri consiglieri regionali M5S, che ne hanno condiviso l’importanza strategica.
Non si tratta, naturalmente, di un’alleanza politica come qualcuno, nel solito puerile tentativo di screditare l’avversario, cercherà di fare intendere, ma di un’azione specifica nel merito di una questione che sia il MoVimento Cinque Stelle che Lega Nord intendono risolvere e che, ancora una volta, consolida una filosofia politica che va oltre gli schieramenti per perseguire, come unico obiettivo, il bene della comunità.
Francesco Battistini, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria