Mentre in centro città i dipendenti di Iren e Amter manifestano contro l’annunciata riorganizzazione del Gruppo e i paventati esuberi, a Nervi va in scena la rabbia dei lavoratori Kavo. Oggi

secondo incontro tra assessore regionale, comunale, i lavoratori della Kavo Promedi e Confindustria. Non vorremmo che questa fosse l’ennesima (e ormai consueta) passerella tra “sinistra” di Tursi e “destra” totiana per arrivare all’inutile e logorante tira e molla dei lavoratori tra una sponda e l’altra del Partito Unico.

Usare questa situazione, gravissima anche dal punto di vista costituzionale, e restare ancora una volta nell’immobilismo più totale sarebbe un’ulteriore prova dell’ennesimo fallimento istituzionale.

I lavoratori sono le reali vittime non solo di questo orripilante blitz aziendale, ma anche dell’inefficienza delle istituzioni, che si sono fatte prendere l’ennesima volta in contropiede dai capricci di un’azienda estera, facendo mancare quelle sacrosante garanzie sui diritti al reddito e al lavoro.

Auspichiamo quindi che da questo incontro si pianifichino finalmente concrete azioni politiche di tutela verso i lavoratori, con l’obbligo da parte dell’azienda a un pesante risarcimento in favore dei dipendenti e del nostro territorio. Si prevedano inoltre norme adeguate affinché le aziende da oggi in poi non possano più “delocalizzare” (tanto meno con simili blitz istantanei) o “riorganizzare”, come nel caso delle partecipate comunali. Azioni che vanno sempre e soltanto a discapito dell’elemento più debole: il lavoratore.

Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria