“Interferenza, anzi commistione, in campo di tutela ambientale, di interessi imprenditoriali di grandi dimensioni, in grado di condizionare i poteri pubblici”. È il passaggio più emblematico
delle conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta Rifiuti suTirreno Power. Un paio di righe appena per riassumere anni di silenzi, falsificazioni, omissioni che hanno trasformato la centrale di Vado Ligure in uno dei più grandi casi di inquinamento ambientale e sanitario in Italia. Con la complicità, ancora da chiarire del tutto, della politica ligure a tutti i livelli.
Esiti che ci spingono ad andare avanti per fare ancora maggiore chiarezza e proseguire la nostra battaglia per dire NO al carbone e a un modello industriale che ha messo a nudo tutti i suoi limiti. Per questo, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo appena formalizzato la richiesta di audizione della Rete Savonese Fermiamo il Carbone in Commissione regionale IV Territorio e Ambiente.
La stessa Rete aveva già richiesto, senza esito, di essere ascoltata. Un punto di vista che noi riteniamo fondamentale, se si vuole far luce davvero sul caso Tirreno Power e le sue gravi conseguenze ambientali e sanitarie. Com’è fondamentale, vista la delicatezza del tema, anche la presenza del governatore Toti e dell’assessore competente Giampedrone, che abbiamo sollecitato a partecipare all’audizione.
Andrea Melis, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria