Un altro anno di sofferenza è stato mandato in archivio dall’armamento italiano, che nel corso del 2015 si è messo in evidenza sul mercato internazionale dello shipping per i molti sacrifici

fatti sotto forma di ristrutturazioni e di cessioni di asset. A consuntivo si parla precisamente di 25 navi cedute sul mercato dell’usato a fronte di appena cinque unità acquistate da società armatoriali italiane, secondo il database specializzato VesselsValue.com. La stessa fonte rivela che a tenere alto l’onore della bandiera italiana ci hanno pensato i gruppi d’Amico e Grimaldi, che hanno compensato questo ampio numero di disinvestimenti con un altrettanto importante piano di potenziamento delle rispettive flotte attraverso la firma di nuovi ordini. (articolo tratto da TE)