Tra i quattro principali sindacati italiani, la Cgil, la Cisl, la Uil e l’Ugl (quest’ultimo in particolare al Sud), la Uil Trasporti (espressione della Uil) si sbilancia in favore della Riforma dei Porti

che metterà mano alle 24 Autorità esistenti. A differenza della Cgil, la riforma per la Uil Trasporti (UILT) è vista come una sorta di benedizione. Ecco il parere del segretario generale dell’ex sindacati del Psi, Claudio Tarlazzi: “Chi pensa che basti passare da 24 a 15 Autorità Portuali per rendere i nostri porti maggiormente competitivi e attrattivi, dei volumi di merce che transitano nel Mediterraneo e che oggi bypassano si sbaglia di grosso. Il decreto approvato non dev’essere considerato un progetto di aggregazioni a freddo, bensì un programma per la realizzazione di sistemi portuali al cui interno si sviluppino politiche ed azioni sinergiche tra i porti e l’intera catena logistica. Finalmente, porti e logistica vengono considerati strategici e driver per lo sviluppo del Paese. Fondamentale sarà la semplificazione e sburocratizzazione dei processi amministrativi e di controllo alle merci, come fondamentale sarà sviluppare pianificazione e realizzazione delle opere per vocazione specialistica dei porti all’interno di questi sistemi abbandonando interessi localistici”.