Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Movimento 5 Stelle che, nemmeno a Santo Stefano si riposa, data la matrice laica del “partito” dell’ormai ex comico Beppe Grillo

dato secondo in Italia dietro al Pd, di appena due punti percentuali, nettamente staccati Lega Nord, Forza Italia, Sinistra Italiana e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
Lo abbiamo annunciato a chiare lettere: il 7 gennaio sarà battaglia sul futuro dell’Ilva e dei suoi lavoratori. Perché qui troppe questioni sono in ballo. Di certo il rispetto dei sacrosanti diritti per centinaia di donne e uomini liguri; del resto garantiti da accordi pregressi, sottoscritti dalle istituzioni locali e nazionali. E su questo punto non lasceremo sole le maestranze e le loro rappresentanze. Ma – al tempo stesso – abbiamo ben chiaro che qui è in gioco il futuro occupazionale dell’intera Liguria; in bilico tra lo smantellamento dell’apparato produttivo (che la maggioranza si illude di sostituire dando mano libera al saccheggio del territorio e agli spiriti animali della speculazione) e la riqualificazione, orientandolo verso produzioni innovative a ridotto impatto ambientale. Il percorso che la nuova Ilva sembra avere imboccato.

Temi su cui sarà possibile valutare anche la misura in cui il PD ligure si identifica negli interessi del territorio, visto che è il Partito Democratico nazionale ad aver per primo preso per il naso il nostro territorio… prima facendo il fenomeno atteggiandosi a Oscar Sinigaglia redivivo (la promessa di una nuova stagione guidata dalla siderurgia pubblica) e poi nascondendo la propria incapacità nel disegno di liquidare la storica azienda”.

 

Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria