Definire drammatica la questione dell’Ilva di Cornigliano è a dir poco riduttivo. Tra i lavoratori ponentini cresce la preoccupazione, i sindacati rossi sono già mobilitati e nella

delegazione operaia di ponente l’atmosfera è davvero cupa. Si teme per migliaia di posti di lavoro in una azienda provata da anni, con i lavoratori che attuano un regime la cassa di solidarietà (nessun licenziamento, ma salari ridotti fino al 30% con lavoratori che vanno in fabbrica solo tre giorni su cinque alla settimana). Intanto da Roma arrivano queste frasi da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “Il Governo accelera la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva (tra cui Cornigliano, ndr) e in particolare fissa al 30 giugno 2016 il completamento dell’operazione di trasferimento. Questa operazione serve per dare un futuro all’Ilva”. Parole ambigue.