Domani, martedì 3 novembre, potrebbe essere il giorno decisivo per il futuro dello stabilimento di Cornigliano dell’Ilva con l’incontro di programma. Intanto la Uil mette (tramite il ramo Uilm)

le mani avanti: “Non devono subentrare privati concorrenti a quel che resta degli eredi della famiglia Riva, o si rischia un crollo dell’azienda”.
Intanto, da Taranto, sede del quartier generale dello stabilimento siderurgico dell’Ilva, una serie di defezioni improvvise ha fatto saltare la visita, programmata per il 4 e 5 novembre prossimi, di una delegazione della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo.
Il presidente della Envi ha motivato la decisione con la rinuncia, comunicata solo alla vigilia della partenza, di 3 parlamentari tra cui il conservatore Dohrmann (stesso gruppo politico di Raffaele Fitto) e i due italiani del Pd (Paolucci e Caputo), che si sono aggiunti al liberale Mazuronis e al popolare Florenz, che avevano già rinunciato da giorni alla visita.