Proprio come ai tempi di “re” Giorgio Napolitano, o di Carlo Azeglio Ciampi o ancora Oscar Luigi Scalfaro, quando gli ultimi sei mesi di mandato, il cosiddetto semestre bianco, come sancito

dalla nostra costituzione, essi non potevano sciogliere le camere, cambiare Governo e altro ancora. Lo stesso avverrà a breve nel porto di Genova. Da novembre a febbraio 2016, quando si deve rinnovare la carica più importante a Palazzo San Giorgio. Ebbene, in questo periodo Luigi Merlo non avrebbe potuto dimettersi o prendere decisioni ad ampio raggio, ma solo delegarle al suo successore. Per questo motivo ieri sono arrivate le dimissioni irrevocabili a partire dal prossimo 11 novembre. Nel trimestre bianco, infatti, scatta un periodo in cui deve essere indicato il suo successore e in cui i poteri del presidente sono limitati.
Ergo, è facile che il porto genovese venga commissariato per un breve periodo, in attesa del nuovo regolamento sulla governance e la nomina dei presidenti, ma non è escluso un commissariamento lungo, vedi l’ammiraglio Felicio Angrisano, in pole position, che reggere il porto fino al maggio 2016, in attesa di un chiarimento sulle concessioni ai terminalisti, dove ci sono dei segnali di apertura in materia.