Ormai è crisi nera. I commercianti genovesi sono in enorme difficoltà, almeno la maggioranza di loro, eppure c’è chi, vedi i cinesi, i pachistani o gli indiani, per non parlare
dei magrebini, continua ad alzare nuove saracinesche, con la complicità degli italiani che vanno a comprare prodotti scadenti, basta risparmiare. E allora non si contano nemmeno in questa torrida estate del 2015 i cartelli con scritto “affittasi” o “vendesi” o ancora, peggio, “chiuso”, “liquidazione totale per cessata attività”. Le associazioni di categoria chiedono da tempo un forte intervento da parte delle istituzioni. Nella sola Genova, non si contano nemmeno gli storici marchi dei negozianti genovesi che si sono arresi di fronte alla mancanza di incassi consoni. In tutto questo, ecco che apre un nuovo bar cinese, nella centrale via Galata. Magicamente, un bar che prima era semi deserto, ora è affollato. Ma allora i genovesi sono dei “babbei” masochisti?