Ormai, anche nella nostra regione, stiamo andando a due velocità. Ci sono chi, come gli imprenditori italiano, tagliano a manco e a destra pur di tirare avanti la carretta
, e chi come gli imprenditori extracomunitari, in particolari cinesi che aprono nuove ditte di negozi o albanesi nel settore edile e i rumeni nelle pulizie, che avanzano.
In particolare, nel ponente ligure, secondo i dati snocciolati da Unioncamere, c’è stato un altro significativo balzo in avanti. A marzo 2015 le imprese guidate da imprenditori extracomunitari in provincia di Imperia raggiungono quota 2.318, il 4,6% in più rispetto a marzo 2014. Le imprese di extracomunitari in provincia di Imperia rappresentano il 17,6% delle imprese individuali straniere in Liguria.
L’estremo Ponente ligure si piazza al secondo posto a livello regionale per numero di imprese extracomunitarie, dietro Genova. Il capoluogo ligure, con oltre 7mila unità, concentra su di sé oltre il 50% delle imprese extracomunitarie presenti sul territorio ligure. Più dietro Savona (poco più di 2mila) e La Spezia (1.325). A livello nazionale la Liguria occupa il secondo posto, dopo la Toscana, per incidenza delle imprese extracomunitarie sul totale delle imprese individuali (15%).