Quattro gru da potenziare in un lasso di tempo brevissimo per rispondere alle sfide dei porti francesi e sopratutto cinesi. Il terminal container di Calata Sanità risponde così alla sfida
lanciata dal gigantismo navale e alle richieste sempre più esigenti delle compagnie di navigazione, affiancando agli interventi sulle gru di banchina altri investimenti mirati anche a terra. Aldo Negri del vertice di Finsea e Gip spiega nei dettagli i motivi del corposo intervento finanziario: “Per migliorare la produttività del terminal ci siamo mossi con interventi specifici. Abbiamo completamente automatizzato il gate-in e gate-out delle merci, abbiamo investito in sofisticati software per la movimentazione portuale, riorganizzato il lavoro in banchina, fino ad arrivare a progetti piccoli ma significativi per l’operatività. Per esempio, abbiamo investito in un sistema di anemometri che ci ha consentito di settorializzare il terminal, evitando che gli stop imposti all’operatività delle gru di banchina paralizzassero l’intera attività del piazzale e del terminal”.