Sia che siano legati ad Assoporti di Pasqualino Monti, che indipendenti come quelli di Genova e Ravenna, i capo fila della “rivolta” della scorsa estate, le notizie sono positive

per quanto riguarda i traffici di merci importati ed esportati. I porti italiani sono vivi, sani e vegeti e sono arrivati a intercettare oltre il 41% del traffico passeggeri europeo. Un dato straordinario. A sottolinearlo è la società di consulenza strategica Value Partners che ha messo a punto uno studio sulle performance degli scali tricolore. Dunque, i moli della penisola registrano risultati migliori dei concorrenti spagnoli e francesi e, a seguire, di tutti gli altri Paesi dell’Unione europea. I nostri porti, in effetti, totalizzano quasi 40 milioni di passeggeri trasportati ogni anno. Osservando, dunque, i dati raccolti da Value, basati su rilevazioni di Assoporti ed Eurostat, ci si accorge che 41,8% del traffico passeggeri Ue passa per le banchine italiane; contro il 25,4% della Spagna, il 17,1% della Francia e il 15,7% attribuito agli altri Paesi nel loro complesso.