A sorpresa, dopo una lunga fase di studio, Confitarma ha rotto il ghiaccio e boccia senza se e senza ma la proposta del Presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, sulla
riorganizzazione dei porti italiani. Secondo il presidente di Confitarma, Manuel Grimaldi, è necessario “distinguere tra porti di rilevanza regionale, cui affidare una governance e procedure più snelle, e scali di rilevanza nazionale, che di fatto sarebbero quelli individuati come porti core dalle reti Ten-T”. Alla domanda se secondo lui ha senso avere in Italia tre hub container vista la situazione in corso a Taranto, Grimaldi risponde: “Penso che in tutto il Mediterraneo non servano più di cinque hub portuali, quindi l’Italia non può pensare di averne tre».
Dichiara Grimaldi, che prosegue: “Tagliando delle Autorità Portuali si fa una finta spending review e si rischia di rendere alcuni scali meno competitivi o creare dei monopoli di Stato. Gli investimenti in infrastrutture devono essere mirati, fare cattedrali nel deserto non serve a nulla».