I dati sono impietosi e gli indici sono tutti al ribasso. La povertà, nel capoluogo ligure e in tutta la regione, è in aumento, compreso le richieste di aiuto a chi si occupa di assistenza

alle persone prive di reddito, un tetto o con uno stipendio bassissimo, gente che vive di stenti. Dal 2008 ad oggi le persone che a Genova si rivolgono ai centri di ascolto della Caritas sono aumentate del 70%.
Secondo la Caritas Liguria, che tocca con mano questa situazione, la perdita di lavoro di tante persone ha peggiorato la situazione. 
“La povertà aumenta, la Liguria è la Regione del Nord Italia più colpita. – racconta il condirettore della Caritas di Genova Franco Catani – I 40 mila posti di lavoro persi nell’industria da Genova negli ultimi decenni lo dicono, il terziario non è stato sufficiente a controbilanciare la pesante perdita. Le richieste più pressanti delle famiglie sono le bollette di luce e gas e l’affitto. – spiega Catani – Ci sono persone che hanno reddito zero e nel giro di un anno le famiglie a reddito zero sono raddoppiate. Si rivolgono a noi anche persone che stavano bene e avevano un lavoro, come i commercianti che poi sono falliti o persone che hanno ancora un lavoro ma sono estremamente indebitate e non riesco più a saldare i debiti con le banche, con le finanziarie e non arrivano più alla fine del mese”.